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Sul sesso e il corpo

Il sesso come ossessione

Image Qualcuno ha scritto: Sono ossessionato dal sesso, non penso ad altro tutto il giorno. Non ne posso più, ma allo stesso tempo non riesco a farne a meno. Cosa posso fare?

Pier ha risposto: L’impulso sessuale è un bisogno naturale del nostro organismo. Solitamente affiora, ben definito, nell’età adolescenziale, e tende ad affievolirsi con il passare degli anni, sino a svanire definitivamente al sopraggiungere della senilità. Questo accadrebbe se la nostra vita seguisse un naturale corso, ma pare proprio che le cose non vadano più in questa direzione per nessuno ormai. La nostra società è drogata di sesso, per cui non sentirti un caso speciale. Con questo non voglio certo dire che le cose vadano bene così. Quando la nostra mente si attacca a qualcosa è inevitabile che la sofferenza inizi ad apparire, per il semplice motivo che la nostra libertà interiore diminuisce con l’aumentare della forza con cui un pensiero ci possiede.

Quando i nostri pensieri e le nostre emozioni scorrono sulla superficie della nostra coscienza come nuvole che attraversano il cielo, cioè senza lasciare traccia del loro passaggio, lasciando lo sfondo immacolato e indisturbato, la nostra capacità di rispondere alle sfide della vita si esprime al massimo del suo potenziale, facendoci percepire un senso di pienezza e di vitalità interiori. Quando, invece, la nostra mente e il nostro cuore vengono manipolati e costretti, la loro pace naturale è perduta.

Il nascere di un pensiero ossessionante è il prodotto di una mente e di un cuore che hanno perso il contatto con la loro dimensione più profonda, con la dimensione dell’Essere. Il paradosso della nostra società è questo: più l’angoscia e l’incapacità di rispondere intelligentemente alle sfide della vita aumentano, più ci vengono offerte, e noi di buon grado le accettiamo, risposte malate. È come se stessimo tentando di curare un malato di cancro ai polmoni, provocato dal fumo, facendogli fumare quaranta spinelli al giorno. Questa non è una vera risposta alla sua malattia, è qualcosa che nell’immediato può anche fargli sentire meno dolore, ma che in breve lo porterà a morte certa. L’angoscia, la confusione, la paura e la violenza aumentano, e le uniche cose in cui cerchiamo risposte sono i piaceri del corpo, il denaro, il potere e il successo. Considerando che il denaro, il potere e il successo sono cose non molto semplici da ottenere, la maggior parte della gente si tuffa nei piaceri del corpo: cibo, alcool, droghe e sesso. Queste sono tutte vie di fuga. Non sono vere risposte alla malattia che affigge la maggior parte di noi.

Personalmente non ho nulla contro i piaceri del corpo, il successo, il potere e il denaro. Dico solo che se cerchiamo queste cose per rispondere ai bisogni più profondi della nostra coscienza, siamo in guai seri. Cercare queste cose per rispondere alla nostra sete di pace, amore e significato, equivale a curare il cancro con la morfina. Ai bisogni della coscienza si risponde con la ricerca interiore, per il semplice motivo che l’unica cosa che ci può realmente dare pace e armonia è la scoperta della nostra vera identità, della nostra vera essenza.

Quando diveniamo consapevoli di chi realmente siamo, di quale sia la reale natura della Coscienza che ci abita, possiamo anche ottenere tutto il potere e il denaro del mondo, giacché non li useremo mai per appagare nostri brucianti desideri egoici, brame di dominio e prevaricazione, ma unicamente per espandere e realizzare quell’armonia che sentiamo in noi.

Se in noi v’è amore, il sesso e i piaceri del corpo non possono mai divenire problemi e ossessioni, ma vengono vissuti come ulteriori doni che l’esistenza ci offre. È come se un uomo si fosse perso nel deserto e con sé avesse solo delle damigiane di vino: molto probabilmente, dopo poco tempo, inizierebbe ad avere problemi di alcolismo. Ma se con sé porta una riserva enorme d’acque e qualche damigiana di vino, non vi sarà problema alcuno, anzi, “qualche sera potrà invitare i nomadi del deserto a bere un buon bicchiere di vino, perché si sa che le notti in quei luoghi sono gelide, e non v’è alcun motivo per non bere qualche bicchiere in compagnia”. Tutti noi siamo uomini smarriti nel deserto, che vagano con svariate damigiane di vino, completamente immemori di portare, nascosta nel profondo del nostro cuore, un’inesauribile sorgente d’acqua.

Hai bevuto troppe sostanze inebrianti, hai vagato alla ricerca della vera sorgente senza trovarla per troppo tempo, per questo ora ti ritrovi ossessionato dal sesso. Dai uno sguardo dentro di te e scopri finalmente che la vera pace te la sei sempre portata appresso: hai solo sognato di non averla mai avuta.

Osserva i tuoi pensieri ossessionanti e le tue pulsioni brucianti distaccato, come un bambino seduto sulla riva di un fiume in piena osserva i giochi dell’acqua. Vedrai che lentamente le acque si placheranno e finalmente la luce del sole tornerà a riflettersi sulla superficie del tuo fiume interiore.  

Pier

 

Tags: Aiuto psicologico

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