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Spiritualità

Avere fede in se stessi

Sabrina ha scritto: Ciao Pier, ti vorrei chiedere questo: la fede in me stessa. Io sono convinta di essere un tipo fortemente egoico, ma manco di fiducia in me stessa, ossia oscillo tra la certezza di essere nel giusto e l'insicurezza dell'essere nel giusto. Nell'ultimo mese ho lavorato molto sul mio abbassamento e nello stesso tempo sulla fede in me stessa e quando credo di aver raggiunto un certo equilibrio, è sufficiente un leggero venticello (che di solito è una critica sulle mie scelte) e subito tutto cade.

Pier ha risposto: La fede in se stessi... Io sento che non vi può essere fede sino a quando vi è un “se stessi”. Tutte le idee che abbiamo riguardo a noi stessi sono pesi inutili. Quando abbiamo lasciato andare tutto quel che pensiamo di essere o di dover divenire e iniziamo a incontrare le cose e le persone semplicemente per quel che sono, senza avere idee precostituite su di esse o su noi stessi, la fiducia inizia a nascere e a crescere. Ma questa fiducia non viene sentita come fiducia in se stessi, ma come una sorta di armonia con la vita e le persone che ci circondano.

La fiducia in se stessi è solo un altro fantasma del nostro ego che desidera divenire forte e sicuro di sé, ma l'ego non potrà mai divenire né forte, né sicuro di sé, per il semplice motivo che è in se stesso il prodotto di sogno della mente. Come può un sogno divenire forte e sicuro di sé. Un sogno può solo finire, e nel caso del nostro ego, prima finisce e meglio è!

Tags: Equilibrio interiore

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Commenti   

# Viola 2010-09-30 18:45
Grazie per la tua risposta a Sabrina. E' stata illuminante anche per me, che mi trovo in una situazione simile. Ho osservato con maggiore attenzione alcuni aspetti poco coerenti del percorso del gruppo, e ho deciso di lasciare. Ora si tratta di decidere se buttarmi in acqua e imparare a nuotare da sola, o rinunciare senza poi lamentarmi più di non saper nuotare. Una terza possibilità è prepararmi, affinchè arrivi un altro Maestro compatibile col livello raggiunto, secondo il principio per il quale quando il discepolo è pronto, il Maestro arriva, ed è un Maestro a un livello analogo.
# renato farina 2010-09-30 19:29
A proposito di fiducia in se stessi,ho fatto mio questo periodo tratto dal libro, perché riflette il sogno di un emigrante quando nel '56 si buttó in acqua in un mare sconosciuto.... .."Hai considerato la vita un reto e hai affrontato senza l'aiuto di nessuno,convert endo il tuo sogno in realtá.Hai saputo approfittare l'opportunitá che ti ha offerto l'insoddisfazio ne, cambiando la sicurezza della tua terra per l'imprevisto.Ha i creduto in qualcosa immensamente grande nonostante le avversitá che si opponevano,senz a lasciare mai di amare la vita.Non ti pentire mai di quello che hai fatto di vero cuore."
(Roberto Battaglia,nato a Pietrasanta di Versilia, giornalista e scrittore,www.r omanobattaglia. it)
# atomo 2010-10-01 15:42
quanti maestri e quanti allievi, ed io che ho sempre pensato che l'unica vera maestra fosse la VITA. ma poi a pensarci bene mi accorgo che la mia vita è stata guidata passo passo da "maestri" a cui volgevo il mio sguardo invidioso e ammirato.
Come le sonde spaziali che usano a mo' di fionda la forza di gravità dei pianeti che incontrano sul loro tragitto per lanciarsi sempre più avanti così io piano piano ho tracciato il solco della mia vita seguendo modelli lontani (fisicamente) anni luce da me, facendo miei e scimmiottando comportamenti che Ginsberg e Kerouac proponevano al mondo, e poi vivendo in maniera lisergica il vangelo di "Re Nudo" ..e poi la bibbia del "Manifesto" e poi via via Berlinguer..e a salire.. salire salire fino ad oggi che nonostante tutto ancora mi sento a terra e forse ancor più giù.
ormai da decenni mi sono tuffato in quel fiume di escrementi che è il mondo oggi, e in esso ci sguazzo e ci nuoto e quel che più conta ci galleggio! ma mi accorgo che i maestri del mio passato mi hanno insegnato ad ignorare il cattivo odore del fiume e a percepirne solo i profumi, ad ignorare il "nero" e appiccicoso colore del liquame e, invece, a cogliere il cristallino chiarore che l'uomo emana o meglio emanava in quel periodo di trasformazione globale della mia gioventù.
non son stato un buon maestro per i miei figli perchè a loro ho insegnato a non esser lupi tra i lupi condannandoli ad un probabile vita di frustrazioni, ma spero che un giorno i loro figli possano godere di quel chiarore che l'uomo prima o poi ..tornerà ad emanare
Quanti maestri.. e quanti allievi.. in questa grande università che è la VITA

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