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I terroristi sono ovunque

Terrorismo

Silvia ha scritto: Caro Pier, non ti sembra che vi sia qualcosa di strano e inquietante negli attentati terroristici che stanno colpendo l’Europa?

Pier ha risposto: Si stima che solo negli Stati Uniti d’America ci siano 350 milioni di armi da fuoco. Gli abitanti sono 320 milioni, fate voi. Il numero di armi diffuse nel mondo fra semplici cittadini è pressoché incalcolabile. I mussulmani nel mondo sono circa 1,6 miliardi. Su 1,6 miliardi di individui un folle che spara a qualcuno vi sarà sempre, non credete?! A casa sua è molto probabile che vi sia un Corano. A questo punto, se tutti i media del mondo etichettano l’atto di follia come possibile “matrice islamica” credo sia altrettanto facile trovare su internet qualche altro folle che attraverso un sito o una pagina facebook esalterà il gesto, lo rivendicherà come proprio e ben pianificato. Ecco fatto! Oggi trovare e creare sempre nuovi eventi per fomentare la paura, la divisione fra popoli, la guerra e l’odio, è facilissimo e pure gratis. I mass media ci guadagnano perché non v’è cosa più morbosamente inquietante e di conseguenza difficilmente ignorabile del sentire sedicenti esperti mediorientali che ci spiegano urlanti attraverso lo schermo televisivo come sia impossibile controllare il fenomeno terroristico moderno e quanto sia facile saltare in aria andando a comprare un gelato con nostro figlio al centro commerciale.

Gli armaioli ci guadagnano, perché il dramma per loro non nasce dalla diffusione capillare di armi, ma dall’essere disarmati. Se potessimo montare delle mitragliatrici su ogni veicolo, se la nuova cinquecento fosse dotata di missili anti aerei, che mondo più sicuro sarebbe! Se ogni uomo girasse armato si potrebbe difendere, questo è il fondamento della libertà moderna! Più armi, per loro, non significa più potenziali malati mentali con enorme capacità distruttiva, no, non si dica una tale falsità!

I politicanti ci guadagnano, almeno hanno un buon argomento con cui confondere le persone e dietro cui nascondere coloro a cui devono rispondere realmente, certo non i cittadini. Ci guadagnano tutti in questo gioco al massacro tranne qualche miliardo di persone che vive nella paura, nell’incertezza e nel progressivo aumento della povertà e delle guerre: tutte cose che accrescono i disturbi mentali.

Vedendola da questa prospettiva i terroristi, cioè coloro che diffondono il terrore, sembra non portino solo turbanti e barbe lunghe ma anche belle giacche e cravatte. Sembra che sui loro comodini poggi indifferentemente una bibbia, un corano, un vangelo o una rivista porno. Sembra abitino in grotte o grattacieli all’ultimo piano, lavorino in banca, in parlamento o in un ristorante di kebab. Guidano indifferentemente jeep, carrarmati o macchine di lusso con la scorta e la bandiera.

È veramente difficile comprendere chi sia realmente un terrorista oggi. Chi provoca più danni, una bomba all’aeroporto, banche fallite che nessuno controllata, prestiti di stato che devono ripagare i più poveri, tonnellate di notizie false o mezze vere che fomentano fobie religiose, culturali e sempre nuovi pretesti per quei tanti cervelli fragili che aspettano solo una scusa per lasciar uscire la violenza e le sofferenze che portano dentro? Scegliete voi, per me è uguale.

Rispondo con queste poche righe, non per aggiungermi alla negatività e alle lamentazioni già troppo diffuse, ma unicamente per condividere la convinzione che dovremmo imparare a riconoscere tutti i terroristi, in primis quelli che più ci guadagnano, individui che spesso non hanno la barba lunga, non credono in alcun Dio (all’infuori del denaro e del loro Io) e non usano armi da fuoco, per lo meno non personalmente. Forse così potremo sapere da chi e cosa difenderci. Ma come difendersi? Proprio riconoscendo chi è realmente responsabile del terrore. Paure e angosce possono vivere solo grazie al nascondimento, primo fra tutti quello culturale e intellettuale. Infine l’ultimo e più duro colpo che possiamo infliggere al male che ci circonda è grazie al nostro vivere con onestà, senso della giustizia, verità e coraggio di agire sempre con cura e amorevolezza, senza lasciarci contaminare da questo desiderio di guerra e prevaricazione che sembra diffondersi a macchia d'olio.

 
Un caro saluto,
Pier

Tags: Politica, Come vincere la paura

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