Alienazione da giochi e vita virtuale
Elena ha scritto: Cari amici del blog, da un po' di tempo vedo aumentare pubblicità di giochi di vita parallela in rete ed altre forme di relazione virtuale. Addirittura in una pubblicità ci sono delle ragazze, o meglio donne adulte, che nel giochino cercano di incontrare degli uomini in discoteca. Trovo tutto ciò una cosa veramente stupida e alienante. Come salvarsi e non farsi toccare da questi processi di uccisione di tutto il bello che c'è nella vita? Le persone sembrano sempre più incapaci di stare assieme, di parlare di sé e dei veri problemi della vita. Devo ammettere che a volte mi rattrista molto vedere anche dei miei cari amici indurirsi sempre più, seguire mode e pensieri banali, umilianti. Che fare? Non so. E proprio per questo cerco un pensiero qui in questo spazio di condivisione così bello e diverso. Grazie a tutti coloro che mi risponderanno.
Con affetto
Elena
Tags: Riflessioni sulla vita
Commenti
che i mass-media,dovr ebbero indirizzare la nuova societa' verso piu' profondi e veri valori dei rapporti umani.ed e' anche vero che ogni innovazione tecnologica e' sempre un'arma a doppio taglio,da una parte e' utile,comoda,po sso vedere e parlare con mio figlio in America in tempo reale,e tante altre cose come ricerche,studi, ecc,ma dall'alta parte,se ne fa uso e abuso per ogni sorta di roba che viene in testa a chiunque,se ne inventano di tutti i colori,se ne fanno di tutti i colori,tanto non ti vede nessuno,nessuno sa chi sei,puoi dire tutto di te,tutte la baggianate che vuoi,meno che dire la verita',di come siamo veramente,se mai lo sapessimo..La paura di noi stessi ci spinge a ricercare gente sconosciuta per rapporti fugaci,disimpeg nati,senza nessuna voglia di metterci in gioco,di soffrire,di vivere.di sperimentare.Pu rtroppo siamo una societa' in cui ognuno e' alla deriva di se stesso,ma se prendessimo coscienza che invece siamo ogni singolo individuo un patrimonio umano di infinito valore,se prendessimo un minimo di consapevolezza che Siamo,e accettare come siamo,non cadremmo nella vana illusione che un giochino possa darci la felicita',perch e' essendo finta ed effimera,inebri a e dura poco,presto ne cercheremo un'altro,e poi ancora.. Tu chiedi come salvarsi e non farsi toccare da questi processi,io risponderei semplicemente non facendoti coinvolgere,res tarne fuori,guardarli con distacco.Non capisco ,vista la tua consapevolezza, perche' hai timore di fare dei figli,il mondo che non ti piace e' la' fuori,e tu dentro la tua casa puoi edificare la vita di tuo figlio,di modo che egli possa un domani uscire forte e solido ad affrontarlo,se tu sarai capace di inculcargli i veri valori e tutto il bello che c'e' nella vita. Se puo' esserti utile,ma per carita',non e' un consiglio,
posso dirti cosa e come faccio io con i miei figli,anche se ad essere sincera mi ritengo fortunata,e forse immeritevole di averli cosi come sono.
Io parlo con loro,di tutto,approfitt o di qualunque spunto per allargare il discorso e portarli a riflettere,a interrogarsi,se nza mai essere invadente o imporre la mia verita',piuttos to li stimolo a cercare la loro verita',le loro ragioni di fare o no le loro scelte che siano dettate unicamente dal loro sentire,anche se sbagliano,di non essere ipocriti con loro stessi,di indugiare su un disagio e non passarci sopra,il rispetto e l'accettazione dell'altro,del diverso,il buon senso,un sorriso di fronte a qualunque avversita'..
Non credo sia un mio merito se i miei figli maschi,badano piu' ad essere che a sembrare,sono sobri,umili,e dignitosi anche senza i vestiti firmati,hanno amici sinceri da sempre,da bambini.Ho sempre avuto l'abitudine di incollare o infilare nei loro armadi delle belle frasi,che siano mie o di grandi saggi,inni alla Vita,alla gioia,all'amore verso tutto,alla gratitudine per quello che hanno...
Purtroppo lo so,anche per me e' sempre piu' difficile relazionarmi con le persone,sempre le solite stupide chiacchiere,lam entele,ma non mi sento indurita,piutto sto isolata,ma meglio cosi,forse.. ho piu' bisogno di silenzio che di parole inutili.
M
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