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Morte, lutto ed eternità

Dov'era Dio quando mio figlio è morto?

Qualcuno ha scritto: Dov'era Dio quando mio figlio il sabato Santo mattina l'ho trovato senza vita nel suo letto? Un ragazzo pieno di vita, solare, altruista.... Ditemi dov'era quel Dio che tanto ci ama? Mi manca! Non so se a chi risponde gli è morto un figlio per poterci capire fino in fondo. So solo che mi mancano i suoi abbracci le sue risate i suoi sguardi. QUESTO SO!!!!!

Pier ha risposto: Non so dove fosse il dio di cui parli. Lo puoi sapere solo tu poiché è il tuo dio. La tua domanda può trovare un senso solo dentro determinate premesse che non mi appartengono, solo tu le consoci, o la chiesa e la spiritualità a cui fai riferimento. Per chiedere dov’era dio quando tuo figlio moriva devi presumere che esista un dio separato dalla vita, che osserva i fatti che accadono e non interviene per il meglio e per il bene: un bene e un meglio che sempre tu definisci.

Non so nulla di questo dio, ma leggo il tuo dolore, la straziante sofferenza che provi nel sapere che colui su cui riversavi amore, sogni, progetti e speranze, non v’è più. Questo lo posso scorgere dalle tue parole, ma non ti dirò che ti sono vicino o che comprendo il tuo dolore. Non ti posso essere vicino perché in quel dolore si è soli, e non ti comprendo perché non ho figli, pertanto non posso nemmeno avere figli morti.
Partendo da queste premesse posso solo condividere con te una domanda e una riflessione.
Stai soffrendo per te stessa o per tuo figlio?
Ricordati che fra non molto anche tu dovrai morire, che tutti noi fra non molti anni saremo tutti morti. Questo ti dice che la morte è parte integrante della vita, che la morte deve avere un immenso significato per la vita e per l’esistenza umana, e che se un dio esiste la morte è una sua fedele servente.
Non usciremo dal dolore chiedendo a dio perché non fa andare le cose come noi vogliamo, ma unicamente chiedendo a noi stessi cosa possiamo fare e come possiamo comprendere le cose che non abbiamo mai voluto prendere in considerazione perché ci spaventavano troppo o perché eravamo troppo indaffarati nel tessere i nostri sogni.
La morte non compresa spaventa, la morte affrontata, scrutata e compresa totalmente apre le porte della vera vita.
Non sapendo chi siamo veramente non comprendiamo cosa accade a noi e ai nostri cari con l’avvento della morte. Per comprendere la morte è quindi fondamentale partire dalla scoperta di noi stessi, o sarebbe meglio dire “dalla scoperta della nostra essenza più profonda”.

Attraverso questa ricerca si può superare anche il dolore più grande. Questo so e a questo ti invito.

Un caro saluto,
Pier

Tags: Sofferenza, Aiuto psicologico, Riflessioni sulla vita

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Commenti   

+1 # una mamma 2014-06-08 11:37
Quel qualcuno che ha scritto....dov' era Dio quando moriva mio figlio.......so no io, Giovanna, mamma di un ragazzo che a 28a se né andato....non volevo certamente darvi fastidio nel chiedere cio che ho chiesto......do v'era Dio?Se lo sapessi non stavo cosi male e non l'avrei chiesto a chi senza meno e sicuramente ne sa più di me della vita. Cmq grazie ugualmente x la Sua risposta!
# una mamma 2014-06-08 11:57
Mi chiedi se sto soffrendo x me o x mio figlio? X lui perché non so se sta bene, se ha sofferto quando andava via......lui aveva paura della sofferenza..... x lui perché aveva tanti progetti, x lui perché non la meritava questa assurda morte "bianca".....so ffro x me perché era buono, dolce, scherzavamo, giocavamo nonostante i miei 53 a e i 28 suoi, ci abbracciavamo, eravamo in simbiosi......e tutto questo ORA NON C'È PIÙ!!!!! Ho letto ciò che hai scritto ma perdonami ma da questo mio dolore dalla vita non ci capisco nulla e non ci capisco più nulla. Grazie ancora e scusami.
# Dadrim 2014-06-09 06:58
Ti ho spedito una serie di scritti, se più avanti vorrai parlarne un po' assieme sappi che ci sono. Anche il dolore ha bisogno del suo tempo, di essere vissuto e accolto senza tentare di fare qualcosa e probabilmente questo è ancora il suo momento, la ferita è ancora molto giovane.
# Renato Farina 2014-06-08 18:03
Nel libro di D., I Fratelli Karamazof, Ivan dice al fratello Alioscia "Non e' dio che non accetto,
comprendi, e' il mondo da Lui creato, e' il mondo di dio che non accetto e non posso risolvermi ad accettarlo".
# Dadrim 2014-06-09 07:10
Perché spezzare il mondo e il suo creatore? Perché accettare teorie che sono destinata a cotraddirsi da sole? Vogliamo un papà buono che ci pensi, protegga e salvi, ma allo stesso tempo non sappiamo cosa fare del dolore e delle forme a noi non gradite che l'esistenza assume. Ecco allora che siamo costretti a rifiutare la creazione o il creatore. E se Dio fosse la creazione stessa? Se Dio fosse ogni bambino che nasce ed ogni uomo che muore? Se Dio fosse la vastità della vita che sempre si rinnova cercando nuove frome e modi per esprimere la sua straripante energia? Se Dio fosse anche e non solo la nostra piccola mente che desidera e soffre per la sconfitta del suo volere?

Se cerchiamo l'essenza di ogni forma la riscopriamo rinnovata attimo dopo attimo in ogni nuova vita. Se ci leghiamo ad una forma siamo destinati alla sofferenza.
# Tranchi 2014-06-10 13:17
Cosi' e' andata,e nonostante il dolore,la Vita continua a crearsi senza sosta in nuove forme,non si attarda, non si cura e non si dispiace dei nostri passati.Solo una cosa e' certa;la morte prima poi arriva per tutti,ma chi ne decide il modo e il tempo e' solo l'Esistenza,sen za se e senza ma.Se ci arrendessimo a tale evidenza,tutti i perche' che ci poni,Dadrim,non avrebbero domanda,essendo gia' la risposta.
Se non ci fossero dolori,sofferen ze,morte,ci sarebbe lo stesso un dio da invocare o bestemmiare? Se tutto fosse quella perfezione che la nostra mente desidera,come e dove ci sarebbe posto e motivo per un dio? Allora quel dio dell'immaginari o collettivo e' un'illusione da tirare in ballo quando le cosa vanno male?Chi stabilisce la giustizia divina sulla morte e sofferenze dell'umanita,se non l'uomo stesso?La mia sofferenza e' piu' meritevole di milioni di altre sofferenze e perdite che avvengono ogni istante in ogni parte del mondo?
Dio e' la Vita che accade,come accade.

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