Cosa devo fare?
Francesca ha scritto: Una forza irresistibile mi spinge a scrivere queste parole, questa riflessione, che mi ha illuminata inaspettatamente. Ho bisogno di spiegarvi in breve, qualche cosa. Ho trascorso un periodo molto buio, seguito da uno ancora più buio. Sono rimasta immobile ad osservare la devastazione che si abbatteva intorno a me, su di me. Ho visto tutte le persone a me più care, le uniche persone che identificavo come “casa”, andare via. Voltarmi le spalle, fuggire. Prendere aerei, abbandonare, dimenticare tutto, i nostri legami, i sogni, il passato...
E in questa desolazione mi sono affranta e perduta, ho pianto così a lungo l'assenza di queste persone a cui avevo affidato il mio amore da convincermi di non avere più niente davanti, né dentro. Mi sono convinta di non essere più niente, di non avere più niente da dare o da ricevere. Ma dopo mesi, anni, o giorni -il tempo non ha importanza in certe questioni- beh, dopo un po', finalmente un'idea chiarissima mi è apparsa.
Alla domanda “e adesso cosa devo fare? Cosa posso fare?” ho finalmente trovato una risposta, e mi piacerebbe condividerla con voi, perché forse è anche grazie a questo meraviglioso blog, che ho avuto il coraggio di rispondermi e forse qualcuno che come me si sente tradito, abbandonato e dimenticato, ha bisogno di queste parole.
Adesso, adesso che se ne sono andati tutti, che mi hanno lasciata sola, nella mia pochezza, adesso, che nessuno è rimasto, cosa devo fare? E' così semplice: devo prendermi cura di chi è rimasto. E voi direte: “Ma.. finora hai ripetuto di essere rimasta sola... non ti è rimasto nessuno!” E io vi rispondo :“Vi sbagliate! Avete letto male. Qualcuno è rimasto. Io. Io sono rimasta. Sono l'unica che non se n'è andata. Che non si è voltata ed è fuggita. Che non ha dimenticato. Io sono sempre qui. Sono qui per me. E adesso mi prendo cura di me stessa, e mi amo, e mi consolo. Io sono tutto ciò che rimane di quello che è stato. E non me ne andrò mai, non mi lascerò mai.” So che tutto questo potrebbe essere interpretato come qualcosa di banale o di sciocco, e forse è così. Ma per fortuna, tutto è relativo. Prima di stasera, io ero assolutamente certa di essere completamente vuota. Di non avere speranza. Invece questa riflessione mi ha portato a capire, che la consapevolezza di sé è tutto. Quando ti senti, ti avverti, e capisci di “esserci”, quando diventi cosciente del tuo proprio respiro, quando capisci di essere cambia tutto. Quando l'ho capito mi sono sentita così viva, più responsabile, fiduciosa. Io sono! Ho dei sogni, dei ricordi, dei sentimenti e li godrò fino alla fine. Posso anche perdere tutti, ma io non mi separerò mai da me stessa, non smetterò mai di avere fiducia in ciò che sono. Posso andare avanti, posso farlo, perché sono cosciente di esistere e di amarmi così come sono. Per tutto questo ringrazio anche te Pier.
Francesca
Tags: Riflessioni sulla vita
Commenti
A me è capitato di soffrire nel modo che descrivi quando le persone care mi lasciano partendo per l'ultimo viaggio, ed ora sto cercando di "ritrovarmi" dicendomi che io ci sono ed ora devo riuscire ad accettare pienamente quello che è successo.
Al momento non ci riuscivo, mi ribellavo con tutte le forze contro l'ingiustizia della mia vita, ma ora so che tutto ciò che accade fa parte di un equilibrio globale, e che ogni esperienza viene per insegnarci qualcosa di importante.
RSS feed dei commenti di questo post.