Jiddu Krishnamurti e Alejandro Jodorowsky
Ciao Pier, siamo tutti, dunque, a perder tempo, ma se la nostra prospettiva è infinita allora CHISSENEIMPORTA!!
Per le verità mi importa... se penso a quanti anni sono passati dai primi di università, quando è cominciato il risveglio, o meglio la sete di risveglio, perché tuttora dormo! Ricordo l'estasi della mia prima e unica esperienza mistica e quello che ha generato: ricerca, ricerca, inutile ricerca, senza un vero centro di comprensione di ciò che andava fatto e, sopratutto, senza impegno costante, ma allora mi sembrava che la realizzazione consistesse nel leggere di esoterismo e provare tecniche di meditazione. Quanti programmi e risolute partenze sulla via, per sedermi sempre al primo sasso comodo sul ciglio della strada.
Aha la pigrizia!
Oggi sono tornato sul blog e ho letto: "La Via Maestra: meditazione come pura e semplice osservazione" La mia pigrizia è paradossale: continuando la tua metafora, io sono un videoutente che ha capito la stupidità dei programmi, ogni tanto spegne la TV, ma ancora prima di gustare il silenzio che ne deriva la riaccende in un moto compulsivo.
Adesso le mie letture preferite sono quelle di J. Krishnamurti (ho visto ne parlavi con Franco Volpi) e A.Jodorowski.
Il primo perché non suggerisce metodi, se non quello supremo, di cui parli anche tu, dell'auto-osservazione attenta. Questa via che spazza tutto il ciarpame new-age (senza condanna) e promuove un "semplice" (ma non lo è mai) osservarsi, mi piace tanto.
Mi piace perché mi sembra che nella casa in cui vivo tendono ad accumularsi immondizie (informazioni e metodi) che alla lunga riempiono tutte le stanze e mi inciampano. Mi sembra proprio di rimanere schiacciato dalla loro invadenza... e allora Jiddu è una fresca brezza che entra dalla finestra portandosi via tutto lo sporco accumulato. Alejandro invece mi piace per la sua attenzione agli archetipi e per la sua simpatia nell'esporre. Mi fa ricordare che in uno dei due emisferi sono molto creativo e posso lasciare agire e vivere anche questa parte del tutto. Mentre ti scrivo mi accorgo della confusione che ancora ho in testa, ma adesso la osservo e non mi rimprovero... la accetto e cerco di volerle bene... perché mi appartiene.
Tags: Riflessioni sulla vita
Commenti
Un saluto a tutti e buona vita. Massimo
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