Aborto e gravidanza, madre e figlia
Isabel ha scritto: Buongiorno, Pier, spero tu stia bene e scusami se ti disturbo in questi giorni di vacanza, ma oggi mi sento vacillare perché sto per mettermi sul groppo una situazione che mi porterà inevitabilmente a dei comportamenti che non sopporto: bugie, sotterfugi e complicità forzata. Tralasciando volutamente i miei personali sentimenti al riguardo ed il mio coinvolgimento emotivo, presto detto, mia figlia di diciassette anni è incinta e vuole abortire. Vorrebbe che la aiutassi all'insaputa della famiglia, mi ha pregato di tacere con tutti. L'ho portata dal medico per le prime cose da fare, dopo aver tentato, provato, ma a questo punto io mi sento impotente, inutile, dimostro tutta la mia fragilità e pochezza. Vorrei vicino a me mille saggi che mi illuminino sui passi da compiere con serenità, libertà, senza sentirmi in colpa verso nessuno, compresa me stessa. Lo ammetto, non sono capace, ma questa è una lezione e un compito di vita da 110 e lode, occasione che mi si offre per mettermi alla prova, ma il mio voto non supererebbe il 27.
Isabel
Pier ha risposto: Buongiorno Isabel, nessun disturbo. Venendo alla tua domanda, tu dici: “…dopo aver tentato, provato…“. Dal mio punto di vista non c’è nulla da tentare, provare, non ci sono voti, risposte prefabbricate, giuste o sbagliate. Lasciamo queste cosa ai moralisti, a coloro che giudicano il mondo senza vedere che quando puntiamo un dito la nostra coscienza ne punta tre contro di noi.
Se lasci da parte ogni tuo pregiudizio o aspettativa in merito a come dovrebbero andare le cose, come dovrebbe comportarsi una madre, cosa dice dio, la chiesa, il nonno e la bisnonna, cosa rimane? Tua figlia con la sua situazione, le sue emozioni, paure, speranze, i suoi perché e tutto ciò che può significare la sua età. Perché è in questa situazione, cosa dovrà fare il medico per farla abortire, che valore dà al suo corpo, alla sessualità, alla possibilità di dare la vita? Sono tutte domande che vanno accompagnate, ma la cui risposta finale spetta a tua figlia. Diciassette anni non sono quattordici, fra pochi mesi potrà anche non condividere più queste cose con nessuno della sua famiglia, mi sembra quindi abbastanza ovvio che l’accoglienza, la condivisione e il ritorno di responsabilità siano fondamentali. Affermando che sono domande che vanno accompagnate non intendo dire dirette o dibattute come in un tribunale o in un aula d’università. A volte basta solo porre la domanda, a volte basta il silenzio di uno sguardo.
Per quanto riguarda il mentire, a mio avviso, non sono le bugie in sé che impegolano l’animo ma è la motivazione da cui partono e lo stato della consapevolezza di colui che le dice. Perché mento? Per i miei comodi, per coprire la mia confusione, la mia ambiguità interiore, per non rischiare conflitti, per far tutti contenti come dei bambini? Se così è, abbiamo un problema, ma se devo mentire per aiutare qualcuno la faccenda cambia, e nella vita a volte capita di dover mentire se non si è pazzi. Chi dice sempre la verità o è scemo o è pericoloso. Le nostre personalità sono costituite da un tale numero di menzogne e illusioni che se qualcuno iniziasse a dire sempre le come stanno finirebbe in pronto soccorso un giorno si e l'altro anche o rischierebbe di provocare ferite enormi senza alcun senso. Inoltre è tutto da discutere sulla sostanza della verità che spesso riteniamo di vedere. Molti semplicemente offendono e feriscono asserendo cose totalmente prive di oggettività spacciate per testi sacri. Ma ora senza disperderci in altre faccende, spesso il fulcro del problema sta nel capire se una mia bugia aiuta veramente o peggiora le cose, se la dico per mio interesse o per il bene di qualcuno. Se menti alla tua famiglia rispetto a questa gravidanza lo fai perché? Tua figlia, se si dovesse confrontare con il padre e i fratelli su una questione simile ne uscirebbe distrutta ma cresciuta, o distrutta e basta (sul fatto che ne uscirebbe distrutta lo dò per assodato conoscendo un pochino la vostra situazione)?
Io non ho risposte e credo che non le avrebbero nemmeno i mille saggi che vorresti accanto. La risposta sul come affrontare tutto ciò è solo in te e in tua figlia, nella vostra intelligenza, sensibilità, volontà di vedere, dialogare, capire e amarsi. È solo dentro di voi che potrete trovare la risposta più saggia, è dentro di voi che dimorano i mille saggi. Sottolineo però che nel mio dire “la risposta più saggia”, non intendo “la risposta giusta”. Le risposte giuste non esistono. Non c’è una risposta che in tutte le situazioni possa andar bene. Ogni situazione è diversa, ogni istante è differente, ogni persona è unica, come potrebbero quindi esistere risposte univoche? Come possono esistere movimenti pro o contro l’aborto? Tutto questo sbraitare da stadio lo trovo veramente semplicistico e ideologico. Le risposte che aiutano veramente figli, famiglie ed eventuali nascituri affiorano dal comprendere il più profondamente possibile la peculiare situazione che sta attraversando una persona, con estrema sensibilità, intelligenza e amore. Aborto si, aborto no, condanna di dio o nichilismo di stato, omicidio dell’anima o semplice materia organica? Queste sono domande che nascono dalla mente, e come tali portano a risposte aride, rigide e condizionanti.
Non c’è "la risposta", esiste solo "una risposta" il più consapevole, sensibile e responsabile possibile per ogni situazione che ci troviamo a vivere. Ma questa forma di risposta la può dare solo chi si avvicina con amore al problema e non con un fardello di dogmi e arroganza intellettuale!
Come sempre, tu dirai, ho detto tutto e niente, ma credimi, non mi diletto in sofismi. Il mio unico desiderio è riuscire ad aiutare le persone a trovare la loro risposta, la loro verità, la loro responsabilità. Per fare ciò non si possono dare risposte, non si può consolare, prendersi la responsabilità delle scelte altrui in nome di un ideale in cui si crede. Io non credo a nulla se non all’amore e all’intelligenza che vivono in ogni persona: Loro è la risposta perché Loro è la vita.
Condividere con tutta la famiglia questa situazione è un bene per tua figlia? La scelta di abortire è stata meditata profondamente? Esiste un compagno? Ne sa qualcosa? Dovrebbe saperlo? Le domande sono un setaccio, levano il fango e lasciano l’oro, levano il buio lasciandoci nella luce. A Voi la fatica…
Tags: Crisi spirituale, Come gestire le emozioni
Commenti
e aggiungo che vita avrebbe quel bimbo ? nato da una madre che GIUSTAMENTE non si ritiene in grado per "n" motivi di accettarlo ??
per il bene del nascituro e per quello della poco più grande madre.. non vi sono scelte possibili cara Isabel, mai come in questo momento la MAMMMA dev'essere mamma e deve condividere la scelta migliore possibile
Isabel, decidi con calma il da farsi, come dice Dadrim ciascuno di noi è l'unico a poter decidere qual è la scelta migliore per se stesso; ti abbraccio in questa ora difficile e ti sono vicina con l'anima, e vorrei passarti la più bella frase che mi hanno regalato oggi:
"In tre parole posso riassumere tutto quello che ho imparato sulla vita: si va avanti."
(R. L. Frost)
in Isabel,anzi sono lei,e con mia figlia c'e' un rapporto
cosi' come dice Dadrim,anche solo di uno sguardo,di
notti trascorse abbracciate in silenzio,poche parole,solo quelle che ci avvicinano i cuori,che ci fanno capire e sentire,nelle nostre fragilita',quan to siamo legate e che mai mancheremo di presenza e condivisione.Co raggio e abnegazione ci vuole,per
superare le barriere del moralismo corrente.
Io non ho forzato o voluto imporre una mia aspettativa o esperienza, che gia' e' stata causa di altri vissuti ed ho imparato bene la lezione,piuttos to ho provato a farla riflettere,con toni amorevoli,sui pro e i contro
di qualunque scelta lei avesse fatto.
Lo so e capisco che la parola ultima spetta a lei,ma io da madre,ho voluto esserle vicina anche in quegli
angolini che lei poteva non vedere..Dopo il commento di Dadrim e quelli degli altri amici,sono piu' che mai vicina a mia figlia,mi sento piu' forte e sicura,in forza per poterla supportare al meglio in qualunque circostanza,con liberta' di cuore,e leggerezza di pensiero.
Grazie,dal piu' profondo del cuore
Ma poi ci sono le situazioni, le famiglie con cui non si può parlare, la sciagurata incoscienza di un rapporto sessuale consumato senza protezione (nel terzo millennio !!!) e tutta una serie di cose... Non sono mai decisioni facili.
Come puoi sapere se questi ragazzi abbiano tentato o no di impiegare dei mezzi per evitarla, forse con scarso successo o commettendo qualche errore per inesperienza?
Incoscienza? E chi di noi è perfettamente cosciente quando agisce? E a 17 anni, poi?
Un uomo e una donna sono attratti fortemente l'uno dall'altra, in quel processo che la nostra cultura definisce passione amorosa, forse proprio perchè la Natura vuole che un piccolo nasca da maschi e femmine in età fertile. Pensi che tutte le persone che popolano il terzo millennio siano state "programmate" in coscienza?
La "coscienza" a cui alludi è uno degli strati, ma non governa la macchina biologica.
Se perfino il nostro sistema di leggi, che non è certo tra i più illuminati, stabilisce che a 17 anni si è un minore e che un adulto ne è responsabile, vuol dire che anche la coscienza di cui parli è un parametro che varia a seconda dei casi.
Chi di noi è "senza peccato", sia sempre il primo a scagliare la pietra. E non sarò io quella.
E reclamo il DIRITTO SACROSANTO di dire la mia OPINIONE senza se e senza ma.
Senza dovermi trovare stigmatizzata perché non risponde a quella politicamente corretta della massa.
IL DIRITTO ALLA PROPRIA OPINIONE è sancito dalla Costituzione, come quello della ragazza ad abortire, se lo vorrà. E basta.
Non mi rimangio niente di quanto scritto e sono pronta a rimetterlo copia-incolla, se necessario.
Perché è la mia opinione e in quanto tale anch'essa ha diritto di cittadinanza.
I consultori sono zeppi di ragazze nelle condizioni della figlia di Isabel per avere fatto affidamento sulla fortuna.
Questa la stragrande maggioranza maggioranza. Se la precauzione è stata presa e saputa prendere difficile che ci siano insuccessi. Che poi capiti pazienza.
Di certo poi non entro in camera degli altri per sapere se questa precauzione sia stata presa o no. Questo lo saprà la signora Isabel.
E non mi dare di quella che giudica. Ne ho piene le tasche di non poter dire la mia che qualcuno si avventa, mentre se parlano gli altri tutto bene.
Il mio è solo un sospetto.
Mi spiace per la ragazza ma mi spiace anche per la creatura. Ho il diritto di dirlo, a costo di apparire indelicata.
Per me la vita è importante ed è tale dal momento del concepimento, ed ero così poco convinta della maternità per me che ho evitato di realizzarla.
20 anni avevo, quando ho conosciuto mio marito e 40 ne compirò a mesi. Vent'anni insieme, non ero tanto più grande della figlia di Isabel, l'attenzione io ce l'ho messa.
Poi avrò sbagliato su altre cose nella vita, ma in questo, giovane come ero, assolutamente ce l'ho messa. Appunto per non dovermi poi trovare in situazioni laceranti come quella che purtroppo la signora e la ragazza stanno vivendo.
Ormai è fatta e provvederanno in base alla situazione in cui si trovano.
Ma raccomando: attenzione, il più possibile.
Attenzione e basta. E lo voglio dire, questo.
A me sono sembrate parole dure perchè sto considerando la situazione dal punto di vista di Isabel, che a quanto pare cerca un sostegno in questa difficile situazione: c'è già presente in lei e in sua figlia una parte che rimprovera loro di non aver fatto sufficiente attenzione.
In precedenza ho commentato su questo blog un intervento di Adelaide, che ha anche lei una figlia adolescente e si chiedeva fino a che punto fosse legittimo assecondare il suo desiderio di libertà;
in quell'occasione ho espresso la mia preoccupazione per i giovani che cercano nei genitori una guida, e se trovano troppa permissività spesso non riescono a farne buon uso.
Adelaide mi ha fatto capire che il modo freddo in cui mi ero espressa suonava come una critica nei suoi confronti, e questa mi è sembrata una situazione analoga. Tutto qui.
Buona giornata a tutti. Viola
del giusto o sbagliato,la nostra visione sul senso della Vita..A ognuno il suo Cammino..
L'informazione diffusa in questo senso è molto poco scientifica e piuttosto favolistica.
a nostra insaputa possa fare quel che affermi?
mi interessa visto che ho tanti figli,e vorrei poter dar loro informazioni reali,scientifi che,veritiere, su un argomento cosi delicato,che va a turbare non solo il corpo ma inevitabilmente le coscienze,di tutti..
Davvero... non comprendo come pillola e profilattico possano causare "aborti spontanei".
Sei sicura di sapere le cose corrette? La mia è una domanda vera.
Mentre non è così. Io stessa sono pulita sotto questo punto di vista.
Forse la pillola del giorno dopo potrà provocare un aborto spontaneo. E la RU486 che invece lo provoca volutamente ad embrione ormai impiantato ma non il contraccettivo o la pillola correttamente usata.
Scrivo perchè sia utile a tutti prendere consapevolezza che il sistema sanitario è un colosso in cui non riporre una fede illimitata, vive dei proventi dell'industria sviluppata intorno alla salute, non è tutto oro quello che luccica e le informazioni ufficiali divulgate, anche in questo caso, mirano a indurre comportamenti insani.
Ho collaborato per un periodo con un'associazione di volontariato che si occupava proprio della divulgazione di notizie corrette su questi temi; non voglio farle pubblicità per rispetto di questo spazio comune. Vi cito solo una parte di un documento che conservo ancora, per il resto, vedete voi di trovare qualche chimico o qualche medico onesto di vostra fiducia che vi spieghi come stanno realmente le cose:
"LA CRUDA VERITA' SUI CONTRACCETTIVI
Conosci il danno che si provocano le ragazze quando usano la pillola per ridurre le cisti ovariche o per spostare il ciclo come fanno le atlete in vista delle gare, e come atrofizza lo sviluppo dell'utero e delle ovaie?
Sapevi che con la pillola tutto il sistema della produzione ormonale si modifica, l'ovaia non funziona e questo si traduce in progressiva frigidità sessuale, e l'estrogeno sintetico genera la crescita delle cellule, aumentando la possibilità di cancro all'utero o al seno?
Secondo le statistiche su 100 donne che utilizzano contraccettivi di sintesi, 60 svilupperanno un tumore.
Lo sapevi che il preservativo non protegge da una gravidanza, ed ha ancora il 40% in meno di probabilità di proteggere dall'AIDS, perché il virus dell'AIDS è 450 volte più piccolo dello spermatozoo?.
Lo sapevi che lo IUD è un abortivo e che il suo scopo è quello di produrre una infiammazione permanente e rendere sterile, spesso accompagnata da emorragie, perdite, prurito, anemia, e per tutti questi effetti collaterali la possibilità in seguito di subire un intervento chirurgico all'utero?
Lo sapevi che le conseguenze psicologiche della vasectomia causano l'impotenza, e il taglio delle tube emorragie e frigidità sessuale, oltre a elevare il tasso di probabilità di un successivo intervento chirurgico all'utero?"
Sul profilattico sbagli perché da una gravidanza protegge di sicuro, se bene usato, anche se da non tutti i tipi di infezioni. Insisto. Ma oltre non vado. Non vorrei che andassimo a litigare ed è l'ultima cosa che desidero.
Se l'informazione deve essere fatta sono d'accordissimo, ma deve essere corretta, altrimenti meglio astenersi. I minestroni rischiano solo di creare confusione.
in quanto ai danni dei contraccettivi io da vasectomizzato per scelta da più di 20 anni posso dire che è vero la potenza di fuoco scema.. nel tempo.. ma resta sufficente per una vita da 60enne e comunque a fronte di un altra gravidanza con chicchessia è sempre meno dannoso questo effetto collaterale sia per la donna che per l'uomo.
in quanto alla chiarezza mi chiedo quanti di voi sono favorevoli alla donazioni degli orgnai e quanti rimangono tali anche dopo aver appreso che la "donazione" avviene a "CUORE BATTENTE" (come è logico ma come spesso non si sa)
BUON ANNO A TUTTE
RSS feed dei commenti di questo post.