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Educazione e figli

A chi consegnare le nostre fragilità?

Marina ha scritto: Salve Pier, sono la mamma di Andrea, un ragazzo di venticinque anni. Ho sempre saputo che il mio ragazzo era dotato di una capacità superiore. È sempre riuscito in tutto, sport, studi, relazioni con gli amici, meccanica, idraulica, cucina, per non parlare della sua cultura. È sempre stato l'allievo che supera il maestro. Non ha mai dovuto faticare per imparare qualcosa, tutto veniva sempre naturalmente. Ricordo quando era bambino, costruiva delle cose con i lego impressionanti. Per i suoi amici è sempre stato il saggio, il consigliere, l'animatore delle serate. Oggi tutto questo si è fermato.

All'improvviso si è scatenato contro di me come una belva, mi ha trattata malissimo, siamo stati da uno psicologo ma non ho avuto grossi risultati, a dire il vero anche lui è rimasto affascinato dalla personalità del mio ragazzo. L'università in economia è un impegno che lascia appeso, mancano solo sette esami. Oggi ha bisogno di ritrovare la sua creatività, non esce più se non con il cane. Doveva partire per l'America per due mesi (ero pronta con un grande sacrificio economico ad assecondarlo) ma la malattia del cane l'ha fermato, non si è sentito di abbandonare l’animale in queste condizioni.

Sono disperata perché non riesco a comprendere questo suo mutamento. Ieri sera dopo l'emendamento del Presidente Monti mi ha fatto una lezione di giurisprudenza ed economia che mi ha lasciata senza parole. Cosa non capisco di mio figlio, cosa non vedo, mi aiuti a vedere ciò che non riesco a vedere: l'amore toglie la visuale delle cose. Genitore si diventa ogni giorno, ma io in questo momento sono nulla se non riesco a comprenderlo.

 
Grazie tante,
Marina

Pier ha risposto: “Ho sempre saputo che mio figlio era dotato di una capacità superiore... riuscito in tutto, sport, studi, relazioni con gli amici... per non parlare della sua cultura... l'allievo che supera il maestro... Per i suoi amici è sempre stato il saggio, il consigliere, l'animatore delle serate...”. Cara Marina, ho riletto più volte la tua lettera e in me ha continuato a risuonare una domanda: tuo figlio a chi ha potuto consegnare le sue fragilità, i suoi limiti, le sue paure di fallire, di non essere accettato, di non riuscire, di essere incapace?

Tanto più è luminoso il giorno, tanto più ci appare buia la notte, allo stesso modo, più vediamo di essere capaci e per questo applauditi dal mondo che ci circonda, più rischiamo di sprofondare nel vuoto e nel terrore all'idea di poter deludere e fallire. A chi può permettere di illuminare e rasserenare le sue tenebre interiori un ragazzo che a venticinque anni è già visto come l'allievo che supera il maestro, riuscito in tutto, il saggio, il consigliere? Quanto pesa il dover confermare agli altri un'immagine di perfezione? Quanto odio può d'un tratto esplodere in qualcuno che può ritenere, a torto o a ragione, d'essere amato unicamente per quel che sa fare e dimostrare, e non, prima e al di là di tutto, unicamente per il fatto di essere un semplice essere umano, con tutte le sue paure, imperfezioni e fragilità? Tuo figlio sa che lo ami prima e al di là di ogni sua capacità? Sa che nella vita, anche se dovesse fallire, agli occhi di sua madre non apparirà mai una fallito? È così per te?

Si dice che i cani siano i migliori amici dell'uomo, fedeli, pronti a morire per il proprio padrone, capaci di amore incondizionato. Se ciò è vero non v'è da stupirsi che Andrea abbia rimandato il suo viaggio in America.

 
In attesa di una nuova condivisione,
Pier
 
 

Tags: Problemi in famiglia

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Commenti   

# paula maria 2011-12-06 08:08
Ciao, sono riuscita ad entrare. Ho letto la tua postaziòne alle quatro del matino. Piangendo di feicità. Esiste al mondo qualcùno che sa sottolineàre ad un genitore che quel che conta e il suo figlio e non la propria sofferènza in ciò che riguarda il figlio. La nostra sofferènza e solo mangime per il nostro Ego. Se soffriamo ci sentiamo di grande importànza, e noi non chiediamo aiuto , invece chiediamo una conferma che la nostra sofferènza è giusta, la confèrma che abbiamo dirìtto a questo sentimento. E, il punto centrale, il motivo, quel che crèa la sofferènza diventa superfluo. Vorrei vedere in questa mamma una gioia enorme che il suo figlio a riffiutato la sua perffezione, la perffezione che era diventata un sogetto di orgolio. Ho un figlio di ventiquatro anni, che ammiro di piu quando mi manda in quel paese, ed e proprio durissimo con me. Vuol dire che lui si sta creando , e diventa qualcosa in qui io non ho posto, in qui io non esisto. Solo quando cominciamo ad odiare i nostri genitori - senza motivi apparenti- possiamo dire che entriamo in un processo di lavare e pulire la nostra personalità. Auguro a questa mamma che il suo figlio rimanga piu a lungo in uno stato di furia, di depressione. Cosi , il suo risultato verso la crescita sara piu positivo. Dobbiamo mangiamo con pane le nostre sofferenze. Noi non centriamo niente con i nostri figli. E stato il mio privilègio il fatto che i miei figli hanno deciso di nascere tramite la mia pancia. Auguri, e alla grande-
# adelaide 2011-12-06 17:12
Gia' il fatto che Marina si stia interrogando,e sia stupita del cambiamento di suo figlio,vuol dire che e' in buona fede,Madre attenta e prodiga, anche se inconsapevole di tante cose,come me, prima di conoscere il sito di Dadrim,che tanto ha migliorato e ampliato gli orizzonti della mia vita interiore ed emotiva.Non me la sento di giudicare la intensa ed accorata lettera di una Madre che ha desiderato il meglio per il proprio figliolo, vedendo nei suoi successi il riscatto di tanti sacrifici,la ricompensa di una vita da single, ecc. e che lui,pur di adempiere ed assecondare,anc he se con gioia,le aspettative della Madre,ha inconsciamente soffocato e fatto tacere il suo opposto.Siamo fatti di dualita',il nostro Essere dovrebbe convivere in equilibrio con entrambe le facce di tutte le medaglie della nostra vita ed esternarle senza paure,ma e' molto difficile attuarlo,purtro ppo non siamo mai veramente liberi di farlo,incatenat i da obblighi morali,sentimen ti,contesti.E come dice Dadrim,chi ci accoglie o e' in grado di farlo quando il nostro vero SE' si catapulta come un boomberang fuori di noi?se ci sentiamo dire,non ti riconosco piu'?non sei quello/a che conoscevo?Infat ti,ero quello che TU volevi che fossi, non mi hai mai detto sii te stesso anche se non mi piace,ne' io mi sono preso il diritto di farlo!Quello che mi sento nel cuore e con tutto il cuore,se io fossi Marina,e' di accogliere ed accettare come un miracolo il "risveglio" del figlio,preziosa occasione di riscoperta,di riflessione,di un rapporto alla pari,e con amore materno far finalmente germogliare, dall'Anima del ragazzo, quei semi mai annaffiati,ma che la forza dell'intento e della Vita hanno prepotentemente fatto spuntare.Curare ed accudire questo nuovo fiore,amarlo incondizionatam ente in qualunque forma e colore sara'.Sara' quello giusto, quello vero,sara'il SUO.Coraggio,Ma rina,ancora di piu' di quello che hai avuto finora,sono sicura che sarai all'altezza,gio isci,non tutte le mamme hanno il privilegio o se lo cercano, di "crescere due due figli in Uno solo!
# adelaide 2011-12-06 21:14
Vorrei commentare con immenso piacere il post di Paula,prima di tutto ti dico Benvenuta,e' sempre una gioia poter condividere con piu' persone possibili le gioie e i dolori di questa nostra fragile ed insicura Vita.
Persone volenterose di mettersi in gioco,di vedere ed andare oltre quelli che crediamo i nostri limiti,in cammino verso le piu' luminose strade della nostra Anima.caparbie nel voler sapere,capire,a ccettare,i disagi che ci aggrovigliano l'esistenza.Per sone che hanno sempre i lavori in corso su se stessi,prove tecniche di miglioramento..
Tu Paula sembri una di queste persone,nella tua lettera piena di errori, mi hai dato una bella lezione di Vita, una lettera piena di saggezza,di umilta',dove traspare il tuo amore,vero amore,per tuo figlio,in silenzio e in disparte,quel tanto che basta per farlo crescere secondo il suo sentire ed aspirazioni.
Buonanotte
# paula maria 2011-12-06 22:59
Dico grazie, anche se la parola non mi piace. Scrivo male per che sono straniera, ho poco tempo per scrivere,niente per corregere, e in piu so che le apparenze occupano la mente e allora il vero senso delle parole arrivano al interno, non si sbattono cosi forte di un muro. Sono insieme a voi da tanto, ho deciso di entrare con le parole solo per che vedo che a nessuno piace questo mondo, che ci appartiene, ma neanche no lo vogliamo lasciare a loro, agli nostri figli, li vogliamo trasmettere solo i nostri valori, alla fine, dico io, siamo presi dalla paura del cambiamento , e noi diventiamo un duro ostacolo. Se sarei in grado di poter fare, metterei venti picolli bambini , con qualche mutti-nonparlan ti- su una isola, e sono sigura che di la uscirebbe il mondo a cui tutti sogniamo, e -paradossalment e-tutti lo ostruiamo. Ci credo nella bonta naturale, incondizionata del bambino, ci credo tanto che mondo va male,per che non abbiamo fiducia cecca in quel che noi stessi portiamo al mondo: non abbiamo fiducia nel bambino,nel nostro futuro. Alla prossima, e vi auguro solo, meno paura. buona notte
# nino 2011-12-07 11:25
tanta saggezza in così pochi concetti !! plaudo e gioisco di fronte ad un insieme di vocali e consonanti così ricche di speranza e ..ingenua fiducia. è vero i bambini non conoscono differenze di razza o di inabilità, non conoscono la diplomazia ed infatti il loro sano cinismo è più educativo di qualunque ipocrita finzione.. ma sopratutto imparano velocemente il senso della condivisione.. dei giochi piuttosto che dgli spazi o degli affetti.
purtroppo però.. essi vivono in famiglia e.. ciò li "rovina" rapidamente. L'uomo s'è costruito intorno un castello di stronzate in cui si crogiola indifferente a chi cerca di fargli notare che quel castello si regge sul beato nulla.. e che il crollo delle mura di cinta è già cominciato.. e presto si ritroverà NUDO con tutto ciò che ha..( ma che non nutre ne disseta) ma soprattotto con tutto quello che è.. ovvero l'unico essere vivente di questo meraviglioso pianeta che pratica l'autocannibalismo.
possiamo fare qualcosa per NON lasciare ai nostri figli l'incombenza di ritrovarsi "morti" dopo avere creduto di vivere una vita inutile ? si voglio proprio CREDERE di poter fare qualcosa.. qual'è il problema ? e che da soli possiamo poco
+1 # adelaide 2011-12-07 11:11
Cara Paula,condivido appieno il tuo commento,e credo pure che qualcosa si stia muovendo,qualcu no si sta muovendo,come una forza inarrestabile,v erso nuove frontiere del corpo e dello Spirito.Certo e' una minoranza,ma non so se tu conosci la Teoria delle cento scimmie..Ma non sara' un nuovo Mondo,bensi un riappropriarci delle capacita' gia' insite in noi.Tale capacita' e' un attributo della Forza Vitale,e' grazie alla sua azione che avverra' il cambiamento.Tut ti gli animali,compres o l'uomo,hanno a livelli istintivo,la capacita' di guarire se stessi.Gli animali selvatici ammalati digiunano e riposano in tranquillita' fino alla guarigione,e questo facevamo anche noi uomini prima di perdere l contatto con questi istinti.lo scopo della Natura e della Vita e' sempre a qualsiasi livello,quello di realizzarsi nelle sua forma piu' alta,e lo fa attraverso l' Intento,che gia' al momento del concepimento ha stabilito cosa e come saremo nella forma piu' perfetta.E noi cresciamo e ci sviluppiamo in accordo con essa.Con tutto questo voglio dire che quello che ci serve per migliorare noi stessi e il Mondo,non e' una cosa da cercare,da scoprire,ma siamo noi stessi il Mezzo,abbiamo la Ricetta gia' memorizzata nelle nostre cellule, l'evoluzione che desideriamo e' gia' predisposta dentro il nostro DNA,ma abbiamo dimenticato di averlo,siamo dimentichi e immemori di quasi tutto il potenziale che possiamo sprigionare da noi stessi,hai ragione Paula, se stessimo sorsi e muti,tanto si potrebbe fare..
# paula maria 2011-12-07 15:45
Si, da soli! Da soli possiamo fare tutto. Siamo nati soli, viviamo soli , moriamo soli. Tutte queste rellaziomi, matrimoni, amicizie, vicinanze, sono esclussivamente degli inganni per non sembrare izolati. la mia soluzione, che non mi appartenie, niente appartiene a quallcuno, e tutto appartiene alla esistenza intera,è di ritornare individualmente alla innocenza, unica forma di inteligenza valida. tutto 'l resto e furbizia. fuori dalla inocenza sono solo mecanismi svilupati per andare avanti nelle diverse forme di societa_sociabi lità- destinate a rovinare individuo. Dadrim lo sa benissimo, lui e ritornato, in una forma piu che ingenua: in simplicità. Lui sa che lui e solo una goccia nel oceano. Una goccia importante. come tutte le gocce.Il mondo e teribilmente semplice. Dico teribilmente, per che la sua simplicità ci spaventa; lo abbiamo transformato in pezzetini filosofali, quando unica sua essenza à solo qualche parole: gioire di questo meraviglioso regalo, la nostra vacanza sulla terra. E , la dobbiamo festeggiare ogni giorno! Viviamola, e una sola, qui!
# adelaide 2011-12-07 15:57
Caro Nino,ti leggo sempre con piacere,certe volte mi fai sorridere,perch e' non ti accorgi che oltre le tue parole,i tuoi discorsi fuori dal coro,ed anche il solo fatto che tu sia qui,ora,a commentare come al tuo solito a muso duro,non ti accorgi,dico,di quanto gia' stai facendo di meraviglioso per l'Umanita',ma ti smentisco sul fatto che sei solo,una goccia d'acqua e' gia' Oceano, perche' racchiude e contiene in se' la memoria dell'Oceano,div enta nube,vapore,ma alla fine torna sempre a Casa. tu,io,Paula,Mar ina,Dadrim,ed altri,siamo tante gocce, che come le forme di pensiero si espandono,conta giano,vibrano nell'Aria per poi ricadere e tornare Oceano/Umanita' .Ma se questo non ti convince,vai a leggere la teoria delle cento scimmie..Tanto possiamo fare anche da soli,tu trasmetti ai tuoi figli,a tua moglie,e loro ad altre persone e cosi via..
# adelaide 2011-12-07 16:08
Vorrei chiedere a Dadrim,come mai non commenti i nostri commenti,non dici la tua tra un post e l'altro,
talvolta ci starebbe bene il tuo intervento,stim olo per continuare ed arricchire l'argomento,o qualora noi ci allontanassimo da esso,o stessimo dicendo delle str...
Una dolcissima serata,Anime randagie..
# Dadrim 2011-12-07 20:43
Cara Adelaide, tu ormai conosci bene questo spazio e come sai leggo tutti i commenti e vi rispondo, anche se raramente. Il motivo? E' puramente temporale. Durante il giorno lavoro, alcune sere rispondo alle domande, altre sono stanco e riposo. Vorrei inoltre aggiungere che ognuno di noi è stimolo e guida per evitare di allontanarsi dal "punto" o evitare di dire stronzate, paritariamente, liberamente, amorevolmente, quanto stupidamente. Ogni cosa e persona è maestra di colui che ricerca onestamente, anche le stronzate e gli stronzi, in fin dei conti senza il letame la terra sarebbe sterile. Tutti, con diversi gradi d’intensità e qualità, sono miei maestri come io posso esserlo per chiunque, al di là della mia volontà. Anzi, direi proprio che quando v'è la volontà di guidare qualcuno, di essere maestri, la meta più probabile è un fosso.
Tutti sono fondamentali, nessuno è indispensabile!
Con affetto, anima randagia...
D.
# Dadrim 2011-12-07 23:59
Un'amica del blog, che ringrazio, mi ha scritto una e-mail ( a modo suo :-) ) per chiedermi di chiarire la questione del letame e degli stronzi. Il letame di cui parlo è un riferimento, al di là dei vari soggetti più o meno str. che incontriamo ogni giorno, alla miseria etica-politica che stiamo attraversando. Gli stronzi per ovvia conseguenza sono in primis coloro che hanno ben lavorato per arrivare a questo punto, per ridurre un paese dalle mille potenzialità ad una specie di fenomeno da circo. Coloro che, nonostante, tutto sono ancora in tv e radio a parlare spacciandosi per leader politici e figure morali di riferimento. Detto questo, da tutto ciò, e da quel male che ancora verrà, chi sa essere contadino di sé e del mondo che lo circonda, qualcosa di buono saprà ricavarne. Per chi desidera arare la terra, spargere bene il concime e piantare buoni semi ogni situazione è una grande occasione. Un esempio? Meno soldi ci sono e più ci si può raccogliere in se stessi. Si può cooperare maggiormente per creare qualcosa di nuovo o godere le relazioni con più onestà e umiltà. Meno soldi ci sono e più si può divenire consapevoli della presenza, bellezza e importanza delle cose più piccole. Tutto ciò proprio perché privati di quell’inutile spinta ad avere sempre di più, a divenire sempre di più, persi in inutili desideri. Chi non sa essere contadino dell’anima, però, da questa crisi può solo guadagnarci un esaurimento nervoso.
# adelaide 2011-12-08 01:25
Caro Dadrim,eccomi tornata dal lavoro,mi spiazzi sempre con le tue risposte,che dire,sto contenta perche' hai scritto,sai anch'io sono convinta che il peggio deve ancora arrivare,ma di quello vero,non un peggio che uno dice;vabbe' invece di 2 macchine ne tengo una,invece di tre cellulari ne tengo due,anzicche' una casa al mare una in montagna ed una in citta' mi accontento di questa e quella..Anche se, diciamolo,a patire saranno sempre i piu' deboli economicamente, che poi io di poveri poveri non ne vedo tanti in giro,tutti si lamentano ,ma tengono ugualmente un tenore di vita superiore alle possibilita'.Ma ancora io mi chiedo: come e' un vero povero?per me ci sono i senzatetto e basta,di veri poveri,ma trovano lo stesso da mangiare e dormire..se vogliono.Poi ci sono gli altri poveri,hanno casa ma non hanno lavoro,ed anche qui,rivolgendos i al sociale,trovi da sopravvivere..n ella terza categoria di poveri rientro io,ho una casa assegnatami da una societa' cattolica con affitto moderato,lavoro con modesto stipendio,figli a a carico e marito con 100 euro di vitalizio sociale,mai arrivo a fine mese,come ora,ho 6 euro in tasca e devo farcela fino a giorno10.
Chi mi crede se dico che non mi ritengo povera?
Che sono serena e tranquilla?Perc he'? Primo sono in una dimensione nella quale mi sento piu' ricca di altre cose che non sono materiali,secon do ho una bella famiglia che in questi frangenti la ritrovo solidale e vicina,terzo potrei chiedere aiuto ai miei figli grandi,ma non lo faro' se non in caso disperato,
Quarto, ho una superba arte di arrangiarmi,fac cio veri miracoli,la moltiplicazione dei pani,anzi e' proprio in questi giorni che daro' il meglio di me in quest'arte creativa.Essend o una formichina,non butto via mai niente,riciclo a nuova vita tutto cio' che si puo' e di piu',congelo,secco,imbusto..
Il mio congelatore diventera' un cappello di prestigiatore.E poi ho i dadi fatti da me,i saponi fatti da me,le creme,schampoo, bagnoschiuma,fi nanche le candele ho fatto io..hai mai mangiato le polpette fatte di niente? se vuoi ti do la ricetta,altro che polpette svedesi..Come vedi,nessuno muore mai di fame,se si sa organizzare.E poi,non so perche',in questi momenti arrivano sempre quasi per miracolo dei soldi,puntuali eh! Io non ne cerco ne' ne chiedo,ma figata,succede qualcosa che mi entrano, o mi chiamano al lavoro per un extra,o trovo un deca in una vecchia giacca,ecc,inso mma
son contenta dai,povera io? Ma va!Ho tralasciato di dire che vesto pure dignitosa ,senza spendere un centesimo! Ci pensa la Caritas a donare abbigliamento,g razie ad un giro solidale,e se qualcosa non ci sta bene a nostra volta lo doniamo,
e poi ancora ci sono i mercatini d libero scambio,
o baratto di tutto,per esempio tu vieni a sistemarmi la lavatrice ed io ti ripago accorciandoti i pantaloni..
Mi sa che mi sono allontanata dal commento principale,ma come dici tu Dadrim, tutto e' bene!
Vado a dormire,domatti na vado al lavoro:EXSTRA!
Soldini che entrano..
Buonanotte o buongiorno,Anim e coraggiose!

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