Vai bene così come sei!
E' prerogativa del pensiero identificato, del “cuore ferito”, guardare il passato per fare ipotesi, valutazioni e perdersi nelle recriminazioni: tutte cose inutili e che provocano ulteriore sofferenza. Capisci il punto? Il guaio non sta in cosa stai facendo ma nel dare ancora retta a quella vocina interiore che altro non è che il frutto di una coscienza che non ha trovato accoglienza e che ora, nell’età adulta, non si permette ancora di darsela da sé.
Se ami qualcosa veramente e non l’ipotesi di ciò che avresti potuto fare, il tempo lo troverai sempre, la notte, all’alba, i sabati e le domeniche. Nulla e nessuno possono sottrarci il desiderio di coltivare ciò che amiamo se non noi stessi.
I desideri sono come una scala dove ogni gradino ci può elevare o far inciampare regredendo. Se un nostro desiderio non arreca danno a nessuno non è mai sbagliato ma unicamente utile se sfruttato per accedere ad un piano di vita più elevato, più felice e consapevole, inutile se trasformato in una meta definitiva. Parti dal presente giacché è l’unico gradino reale su cui poggiare i piedi per salire la scala dei sogni e iniziare finalmente a giocare.
Non è il lavoro il problema, non sono le passioni. Il guastatore è quella vocina interiore che giudica perché non sei ancora riuscita a comprendere che in te non v’è nulla di sbagliato o che potevi fare diversamente.
Frammenti di dialogo.
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