L'insopportabile pesantezza di stare con gli altri
Eleonora ha scritto: A volte mi sembra che amare gli altri sia per me una strada impercorribile. Io ce la metto tutta, ma credimi, ogni volta finisco per sentirmi veramente in pace solo quando sono da sola in campagna in mezzo alle mie piante e ai miei animali. Le persone mi snervano e mi deludono continuamente, non riesco a capirle e loro non capiscono me. Ma come fanno a non pensare che un giorno moriranno e sino a quando sei ancora in vita la cosa migliore da fare sarebbe stare bene con gli altri e ricercare qualcosa di più elevato che avere in testa soltanto l'ultimo modello di cellulare. Mi sento sempre tanto sola quando sto in compagnia, vorrei trovare negli altri un po' me stessa, come se fossi davanti ad uno specchio, ma le mie aspettative sono continuamente deluse e ogni volta mi sembra di stare davanti soltanto ad uno spettacolo di burattini. Ti mando un abbraccio forte!
Pier ha risposto: Cara Eleonora, le persone ci snervano e deludono solo quando abbiamo delle aspettative, quando desideriamo qualcosa da loro e portiamo nelle nostre menti un'idea di come debbano andare le cose. Perché serbiamo queste idee in noi? Perché abbiamo perso il contatto con il nostro centro interiore e la sua pace. La nostra attenzione è totalmente dispersa fra le cose del mondo, la nostra coscienza sta mendicando affetto e risposte passando da una abbraccio a un altro, da una persona all'altra, ma anche se dovessimo trovare una persona amorevole e sincera cosa ne ricaveremmo se in noi vive un tale stato d'animo? Certamente dipendenza e paura! Se la fonte della nostra serenità risiede fuori da noi, in una persona, in un lavoro o altro, saremo sempre tesi e impauriti, poiché, più o meno consciamente, sappiamo benissimo che tutto ciò che è fuori da noi, in un qualsiasi momento, può svanire.
Le persone muoiono o se ne vanno, i lavori si perdono, falliscono o finiscono, tutto cambia, tutto è impermanente nel mondo che esiste fuori dalla nostra interiorità. L'unica vera risposta risiede può venire da dentro, dall’Essere. Il mondo è spesso meschino e deludente, ma questi suoi aspetti pesano massimamente proprio a chi vede cose e persone come oggetti necessari all’esaudire i propri desideri. Hai ragione! La natura è meravigliosa, le campagne sono silenziose, i fiumi armoniosi, gli animali dolci e amichevoli più della maggior parte degli uomini. E questo proprio per quel che dicevo prima: vivono ancora profondamente radicati nell'Essere, nella pace che nasce dal vivere nel qui e ora. V'è un solo problema: natura e animali non sanno di essere beati. La natura vive armoniosa e serena, ma è l’uomo a vederlo e saperlo! Solo l'uomo può conquistare la consapevolezza di questa beatitudine, e lo può fare proprio perché l'ha potuta perdere. L'uomo è così teso, alla perenne ricerca di qualcosa, perché ha smarrito il contatto con l'armonia dell'esistenza, con il suo stesso Essere. Ma proprio da questa perdita può nascere la beatitudine più grande. L'essere umano è l'unico potenziale testimone della magnificenza dell’universo. Ecco allora che non dobbiamo perderci troppo fra le sofferenze degli uomini che vivono ancora confusi, immemori di sé. Emancipiamoci dall’idea che gli altri siano indispensabili per la nostra gioia. Radichiamoci maggiormente nel nostro centro interiore per acquisire quella giusta distanza emotiva che ci renderà capaci di stare e parlare con amore e serenità anche alle persone più cupe e meschine.
Cara Eleonora, dal mio punto di vista non ci si può sforzare di amare, perché l'amore viene da sé, come un ombra, quando abbiamo fatto spazio dentro di noi, spezzando i fili dei falsi bisogni. L'amore è l'ombra che la nostra consapevolezza interiore proietta sul mondo delle cose e delle persone una volta che si è ridestata. Vivi nel mondo, fai i tuoi lavori, ma quando puoi abbandonati alla pace dei tuoi animali, delle campagne e della natura in generale. Ascolta il loro silenzio, immergerai in questa consapevolezza, sino a scoprire come ciò che vedi e percepisci fuori da te sia anche dentro di te. A quel punto segui il sentiero di quella pace sino alla sua sorgente e scopri che tu sei Quella pace.
Non perderti nella sofferenza del mondo e nella miseria delle persone, tutto è perfetto così com'è. Molti di coloro che ti circondano probabilmente dovranno vagare ancora a lungo fra le polverose strade del bisogno prima di vederne l’inutilità e iniziare a ricercare l’essenziale. Abbine compassione e rispetto, ma non perderti cercando acqua fra i deserti. Se puoi accompagnati a chi ti sa amare veramente. Colui che da te non pretende nulla ma liberamente desidera condividere ogni cosa, ma più di tutto mostrati l'amore e la libertà che si nascondono in te.
Tags: Aiuto psicologico, Equilibrio interiore
Commenti
Mia madre, napoletana, diceva: " Un bel silenzio non fu mai scritto".
La vita é semplice ma noi insistiamo in renderla complicata.
Quando sarai tu a capire questo e sentirlo dentro, conscia di ciò potrai stare di fronte a qualsiasi persona in totale sicurezza e serenità. A questo punto riuscirai a vedere anche la persona più stupida o viscida in modo molto diverso.
Per me è giusto cosi; tutta l'energia che la natura con i tuoi animali e verde ti dà, mettila in quello che ti piace fare (se lo è veramente).
tanti salutoni
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