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Disagio interiore

Sospetto e sfiducia non trovano ragione

Conigli all'eremo di S. PietroQualcuno ha scritto: Caro Pier, leggo con grande interesse le tue risposte e apprezzo la saggezza e la serenità dei tuoi commenti. Ho deciso di scriverti perché è accaduto un evento spiacevole sul posto di lavoro che mi ha molto turbato e ha compromesso i rapporti di fiducia con i miei colleghi. Cerco di spiegarti in breve cosa è successo. Lavoro in un piccolo ufficio commerciale e in tutto siamo due impiegati e un dirigente. Venerdì scorso la mia collega ha lasciato in un armadio, chiuso a chiave, una busta con dei soldi suoi personali (circa € 4.000). Le chiavi dell'armadio sono in possesso della mia collega e del direttore commerciale. Martedì, quando la mia collega ha riaperto l'armadio si è accorta che la busta era sparita. Io ed il direttore commerciale siamo rimasti perplessi e ci siamo sentiti ingiustamente presi in causa per questa vicenda. I sospetti sono subito andati sul personale delle pulizie che viene al sabato ma che ha soltanto le chiavi dell'ufficio e non dell'armadio! Io non credo al furto da parte dell'impresa di pulizia, anche perché l'armadio era chiuso e non ci sono segni che possono giustificare la forzatura della serratura. Ho comunque iniziato a nutrire dei sospetti sul direttore commerciale ma, cosa ancora più grave, anche sulla mia collega che, a mio avviso potrebbe aver costruito tutta questa storia per ottenere un "bonus di consolazione" dall'azienda. Mi vergogno di questi pensieri, ma da quel giorno ho perso fiducia nei confronti dei miei colleghi e il mio comportamento è cambiato. Sono profondamente delusa dalle persone che mi circondano. Non so come fare per scacciare via questi brutti pensieri che non posso chiaramente condividere con i miei colleghi. Forse puoi darmi qualche suggerimento.

Un abbraccio!

Pier ha risposto: La sfiducia è un grande male poiché ci isola in noi stessi riempiendoci di pensieri difensivi ed emozioni negative. Perché avere sfiducia quando nessuno sa come sono andate le cose? Perché la nostra mente deve sempre proiettare giustificazioni, razionalizzazioni o interpretazioni? Il punto della faccenda è che la nostra mente non sa stare in uno stato di possibilità, non sa stare a contatto con l'ignoto, il misterioso. Deve darsi delle ragioni per potersi sentire sicura, per poter ritenere di avere la situazione sotto controllo. Ma se ci pensiamo bene noi non sappiamo nemmeno perché ci alziamo alla mattina! Non sappiamo praticamente nulla delle nostre stesse esistenze, pertanto cerchiamo di capire almeno qualcosa in merito al perché in un armadietto non ci sono più dei soldi. Perché il non esserci più di quel denaro dovrebbe essere necessariamente un male? Perché non può essere un accadimento positivo? Perché dietro questo evento non possono esservi tutta una serie di buone azioni o di azioni inconsapevoli?

Forse la tua collega si sbaglia, non ricorda di aver tolto quei soldi e di averli poi posti nel bauletto della sua macchina. E forse fra qualche giorno li ritroverà, ma non potrà dirlo a nessuno per la vergogna di aver implicitamente accusato qualcuno partendo unicamente da una sua dimenticanza. Forse la tua collega si è inventata tutto per avere un bonus, ma chi può dire se le sue intenzioni non siano buone. Forse suo padre è malato, ha bisogno di cure, ma lei non riesce a trovare il denaro. Forse qualcuno delle pulizie è semplicemente un bravo ladro che sa usare bene gli attrezzi del mestiere, ed è riuscito a non lasciare segni di scasso.

Le possibilità sono pressoché infinite, ma nulla giustifica un mio vivere nella sfiducia e nella delusione. Le persone sbagliano, commettono di continuo errori, ma è proprio per questo che possono migliorarsi e cambiare. La sfiducia è come un velo nero che ci cade sugli occhi impedendoci di vedere la luce che ogni mattina viene con il risorgere del sole. Qualcuno ha sicuramente sbagliato, forse agendo con intenzioni malevole, ma tutto ciò fa parte dell'animo umano. L'errore e l'oscurità ci camminano accanto in continuazione, ma non è in questo il guaio più grande.

Il guaio più grande sta proprio nel perdere la fiducia nell'esistenza e nell'essere umano quando questi si mostrano attraverso il loro lato d'ombra. Se la nostra fiducia viene soffocata dalla paura di subire un danno o di perdere qualcosa significa unicamente che abbiamo riposto il significato ultimo delle nostre vite in cose impermanenti e secondarie. Cosa possono contare 4000 o 400.000 euro rispetto alla nostra capacità di continuare ad incontrare ogni nuovo istante con fiducia e serenità? Posso avere anche tutto l'oro del mondo, ma se il mio animo non è sereno e fiducioso rimarrò sempre e solo un pover'uomo. Posso vivere con pochi euro al giorno, ma se il mio cuore è libero sarò sempre e comunque l'uomo più ricco di sempre.

Questa esistenza, in qualsiasi momento, ci può togliere ogni cosa, anche quelle realtà che consideriamo indispensabile: figli, compagni, mariti, salute, denaro, casa, lavoro. Questa esistenza alla fine del nostro tempo ci toglierà anche quel corpo che ora tanto riteniamo indispensabile. Se poniamo la nostra sicurezza sulla permanenza delle cose, delle persone o della nostra stessa vita, inevitabilmente percepiremo questo mondo come un qualcosa di malevolo e immeritevole di fiducia.

Per poter trovare, in questo mondo, pace e serenità dobbiamo provare a riporre la nostra sicurezza in quel qualcosa che non ci potrà mai essere sottratto, nemmeno dalla morte, perché è l'essenza stessa di questa vita!

 
Un caro saluto,
Pier
 

Tags: Pace della mente

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Commenti   

# conte 2010-11-23 17:49
Io penso che una persona ragionevole, non lascia 4.000 Euro in un ripostiglio, alla merce' di tutti, oggi non possiamo permettercelo con i tempi che corrono.
# matrice 2010-11-24 13:11
Sono daccordissimo con il commento n°1.Io posso raccontarvi un episodio che mi è successo al militare.Stavo pulendo il pavimento del dormitorio,e appesi alla maniglia della porta una radiolina mangia nastri per sentire la musica.Mentre pulivo spari misteriosamente .All'alza bandiera del mattino seguente lo riferì al tenente che non fece niente e mi disse che la colpa era mia perche in questo mondo l'occasione fa dell'uomo un ladro.Avrei dovuto prendermene cura meglio.Ho imparato però dopo tanti anni che esiste una legge universale.Non puoi prendere niente senza dare in cambio qualche cosa.Anche a tua insaputa.
Ciao
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