Guidare verso la vita
Lisa ha scritto: È un anno e mezzo ormai che mi sento tormentata; ad oggi tutti i miei rapporti sembrano fare il gioco dell'equilibrio come un funambolo. Ho a che fare con questo gruppo di persone, di amici, a cui ho dato più del dovuto forse per questo oggi mi sento completamente vuota, usata, ferita, abbandonata. Per sentirmi parte di qualcosa ho adottato atteggiamenti e pensieri artefatti, che non mi appartengono e di cui ora mi vergogno. Tutto per uno stupido desiderio di essere accettata che paradossalmente mi ha portata a sentirmi ancora più sola, quanto è bizzarra la vita. Ora vorrei solo allontanarmi da queste persone. Pier, come posso “guidarmi” verso la Vita?
Pier ha risposto: Perché desideri sentirti parte di qualcosa quando sei già parte della vita stessa? Non puoi “guidarti” alla vita perché sei la Vita! Smetti di sognare, svegliati, e tutto andrà a posto. Sino a quando riterrai che la risposta stia fra le cose del mondo e le persone, le relazioni ti deluderanno sempre lasciandoti sulle labbra parole di condanna e giudizio. Allontanati pure da queste persone, ma impara anche a ricordarti di te, della tua essenza che non dipende da nulla. Tutto finisce e muore, ad eccezione della Vita che sostiene ogni nostro pensiero, sentimento e azione. Se rimaniamo inconsapevoli dell’Essenza, lentamente, con il passare degli anni, l’amarezza coprirà e rovinerà ogni cosa. Prendi confidenza con il tuo silenzio interiore e con la tua solitudine. Ciò non significa ritirarsi in un monastero o fuggire la vita, anzi. Significa essere totalmente con le persone quando si è fra la gente, e totalmente con se stessi quando si è soli, liberandosi così dal desiderio di appartenenza che porta solo paura e dipendenza. Significa non evadere la solitudine o il vuoto interiori quando questi accadono, ma lasciarli “parlare”. Infatti è il vuoto che permette il movimento, come è la solitudine che permette l’amore.
Tags: Come gestire le emozioni
Commenti
A leggere le vostre risposte mi si sono riempiti gli occhi di lacrime perché sono state grandi consolazioni.
Ho davanti una strada ancora lunga, ci sono giorni dove sono a mille e giorni dove il peso di questi pensieri mi schiaccia a terra.
Devo decidermi a incamminarmi verso la mia nuova vita, senza paura, senza fallimenti e perdite altrimenti sarà come se la me del presente imprigionasse quella del futuro.
Ancora grazie, di cuore.
Fede
Fede
Continuo a riporre la mia essenza nelle mani degli altri e, continuamente, quando questi non ne fanno l'uso che mi aspetto, mi sento schiacciata. Mi schiaccia un peso di tonnellate quando mi aspetto lealtà dalle persone che fra di loro mi dimostrano di continuo il contrario; così frustrata dal giudizio altrui.
Vedo attorno a me le persone e penso: "loro hanno trovato il loro posto, la loro pace, la loro fermata" e io mi sento di continuo alla ricerca, mi sento smarrita. Anche stamattina mi sono svegliata con la testa bagnata, stanotte devo aver corso come una disperata. Corro, corro, corro. Dove? Ho un compagno meraviglioso che mi spinge alla vita e io che continuo a girarmi indietro e mi perdo.
Cosa c'è che non va in me? Ho 26 anni e inevitabilmente penso a quando ne avrò 40/50 e guardando a questo periodo cosa potrei pensare di me? Da questo capisco che sono io la peggior nemica di me stessa... quella che si giudica più di quanto non facciano gli altri, forse. Vorrei solo sapere perché e come fare per smettere.
Soli e arcobaleni per tutti :)
Fede
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