Sesso e amore
Risposta ad alcune e-mail e commenti ricevuti in relazione all'articolo precedentemente pubblicato “Tradimento e fedeltà nella coppia”...
Possiamo pensare ciò che vogliamo, possiamo accordarci e prometterci mari e monti, ma se la persona che amiamo sente di non voler più condividere con noi il suo tempo cosa possiamo fare? Rinnegarla? Costringerla a rimanere? Ricattarla? Accettare che ci resti vicino per dovere? Cancellarla dalla nostra mente? Che fine farà il nostro amore per lei? Diverrà disgusto? Diverrà violenza e rancore? Io sento, credo e vedo che là dove l'amore non finisce in secondo piano rispetto ai giochi della mente, là dove l'amore semplicemente è, prima e dopo ogni pensiero, emozione e azione, sempre più l'uomo si erge nella possibilità di includere e vivere in pace e libertà, anche là dove ora v'è solo dolore e disperazione. Non mi sembra di aver mai proposto il non rispetto, menzogne o orge di massa come sentiero di vita e di realizzazione!
Il punto della faccenda sta nel coraggio, la limpidezza e la coerenza del proprio sentire e pensare. Perché la gente mente? Proprio perché non ha il coraggio e la consapevolezza dei propri sentimenti, pensieri e delle proprie azioni. La gente conduce vite nascoste e ambigue perché ha una mente e un cuore frammentati. Una parte di loro dice “voglio questo”, un'altra dice “non voglio questo”. Una parte dice “vorrei fuggire”, un'altra parte dice “dovresti rimanere”.
Dove c'è frammentazione c'è inevitabilmente nascondimento, confusione e ambiguità. Ma cosa c'entra tutto ciò con quell'amore che ci fa sentire di poter accettare e rispettare le scelte di un'altra persona senza cadere nel rancore e nel conflitto? Quante relazioni dette d'amore sono in realtà la più squallida tomba dell'amore, luoghi dove si cela la paura, il bisogno di possesso e dominio, il piacere del potere e della manipolazione?! Per me l'amore è qualcosa che va al di là di ogni cosa. Matrimoni, convivenze e relazioni di coppia dovrebbero essere incontri fra persone che prima amano e poi decidono di condividere i loro peculiari sogni, progetti, desideri e bisogni. Solo così, qualora i nostri peculiari percorsi di vita condivisa dovessero perdere i loro presupposti, l'amore non verrebbe a mancare, evitando il baratro della disperazione, gli orrori delle violenze intrafamiliari o quel senso di morte e di irrimediabilità che incombe sull'animo di troppe persone quando entrano in una relazione profonda. Mi chiedo sinceramente cosa significhi amare per molti? Amo una donna, poi nascono dei figli: questi li posso amare? Ho fratelli e genitori: questi li posso amare? E gli amici? Li posso amare o sono troppo ambiguo? Non sto ironizzando, dico questo perché ho visto troppe famiglie divise da gelosie e possessi fra padri, madri e figli.
Come ho già detto più volte, l'amore, per me, non c'entra nulla con il possesso, la gelosia, le invidie e, men che meno, con il sesso, semmai è il sesso che può farvi parte, poiché l'amore è onnicomprensivo. Estremizzando, un'esistenza vissuta in amore, ma senza sesso è comunque estatica, a differenza di una vita spesa nel sesso senza conoscere l'amore. Quest'ultima, infatti, con l'approssimarsi della vecchiaia, diviene sempre più angosciante e vuota. Ora mi chiedo, se è vero che l'amore è la cosa più importante nella vita di un essere umano, perché molte persone sono tanto preoccupate di non essere tradite anziché di non essere amate e di amare? Forse perché confondono l'amore con il sesso? Questo mio discorso ovviamente non significa che se amo posso fare sesso a destra e sinistra dicendo un mucchio di balle ad ogni persona che incontro. Ogni individuo è diverso, qualcuno può sentire di voler avere con un'unica persona un rapporto che comprende tutti i piani dell'esperienza umana, qualcun altro può non condividere questo desiderio, ma l'amore dovrebbe, sempre e comunque, venire prima di ogni cosa, affinché tutto il resto sia sua declinazione.
Tags: Emozioni
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