Osho e topolino: relazioni ingannevoli
Paolo ha scritto: Ho rincontrato questa donna dopo tanti anni. Eravamo giovani allora e nell'età matura, con i miei capelli bianchi l'ho rincontrata. Il mio desiderio di averla come compagna, dopo la mia separazione, era forte, sentivo qualcosa dentro di me. Ho seguito il mio cuore! Dopo quattro anni di relazione ci siamo ritrovati, “dopo la sua proposta”, a poter dare inizio ad una convivenza. Ho lasciato la mia casa e mia figlia per seguire il mio cuore innamorato. Trovata la casa abbiamo iniziato i lavori, ed eccoci arrivati al tanto atteso inizio. Io, Lei e i suoi tre figli, mia figlia fuori perché non voleva fare parte della famiglia allargata e felice. Dopo quarantacinque giorni l'amara sorpresa, la prima, la chiamata del proprietario che mi annunciava la raccomandata della disdetta di locazione della nostra abitazione. La seconda, la comunicazione dell'ufficio anagrafico che mi informava che lei aveva dato la disdetta di residenza quattro giorni dopo dalla nostra domanda. La terza, “se vuoi il rimborso delle spese mostrami gli scontrini fiscali”. Mi sono ritrovato il 18 giugno alle ore 13,30 solo, senza più niente e nessuno. La donna che mi aveva promesso di camminare insieme a me per la vita non c’era più. Era andata via senza lasciarmi un indirizzo, senza darmi la possibilità di cucinarmi un uovo. In quella casa sono rimasto solo io e un letto. Si è portata via la mia vita, la mia dignità, sono rimasto nudo interiormente ed esternamente. Lei che ha la libreria piena di libri di meditazione, Osho e altri maestri. Lei che parlava di elevazione dell'anima, di empatia, consapevolezza, come ha potuto essere così cinica. Si vantava delle sue qualità interiori. Mi domando se questi libri tanto decantati, come tutti gli aforismi che pubblicava su facebook facessero veramente parte di lei, oppure fossero solo una parte della medaglia. Cerco delle risposte che sicuramente non potrò mai avere da lei. Cerco di rincuorarmi anche se penso che alla mia età non ho più forza e coraggio per tornare a cercare l’amore in una relazione. Sono persino andato contro mia figlia che era la mia vera famiglia per prendere la mano di questa donna. Sicuramente se avesse letto topolino avrebbe imparato il rispetto verso gli altri più che in quei libri maledetti! Grazie per l’attenzione, e scusa per lo sfogo. Spero di leggere qualche parola di conforto anche se credo non vi sia un gran che da dire.
Pier ha risposto: Gentile Paolo, v'è chi nei Vangeli ha scorto la giustificazione per l'inquisizione, le crociate e la guerra santa. Tutto ciò che è fuori di noi serve solo a mostrarci quel che è dentro di noi. Forse dalla lettura di Topolino avremmo ottenuto gli stessi risultati. Ora però, come Osho può esser stato utile a proiettare quel che era in lei, lei a sua volta è stata utile a proiettare quel che era in te, che andavi sognando. Così guardavi il suo volto senza vedere lei ma ciò che bramavi. Il desiderio di trovare pace e felicità spesso ci porta a proiettare immagini su di una realtà che nelle sue parti più intime non corrisponde per nulla a quel che pensiamo.
La felicità che pensiamo possa venire dall'esterno sempre si tramuta, in un tempo più o meno lungo, in dolore, amarezza e noia. V'è una pace che non muta e non ci tradisce perché non dipende da nulla, proprio perché affiora dalla libertà da ogni proiezione, rendendoci capaci di vedere l'altro esattamente per quel che è, che desidera e realmente necessita. Quando siamo vuoti interiormente l'altro diviene un'estensione del nostro amore e della nostra cura e non più un oggetto del nostro desiderio di felicità e piacere.
Nel tempo ho compreso inconfutabilmente che l'amore, la felicità e la pace che desideravo prendere o ricevere dall'esterno erano le cause stesse della mia sofferenza e insoddisfazione. Avere bisogno del fuori per pensarsi felici è fonte inesauribile di timore e dipendenza. Essere liberi dal senso di mancanza e di bisogno è la condizione necessaria per poter vivere sereni, e per potersi poi, forse, prendere anche cura amorevolmente delle persone e del mondo. Non so se ti sono stato di conforto, ma ho condiviso l’unica possibilità di reale e definitiva pacificazione interiore, almeno dal mio punto di vista.
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